Considerare lo studio semplicemente come un luogo dove ricevere clienti è riduttivo e quando arriva il momento di scegliere lo stile dell’arredo il più delle volte si fa un grande buco nell’acqua.
Il primo passo per non commettere un errore così grande è non avere assolutamente fretta e definire in modo chiaro che per un professionista come te lo studio è:
- il miglior biglietto da visita;
- un luogo dove sentirsi realmente a proprio agio.
Il colore delle pareti, la tipologia di mobili da acquistare, la scelta del tipo di illuminazione sono tutti aspetti che devono essere presi in considerazione al momento della scelta e che influiscono su quello che gli esperti di arredamento chiamano personal branding.
Il personal branding nell’arredo studio
Fare personal branding vuol dire lavorare sulla propria immagine, vuol dire promuovere se stessi e la propria attività in modo che questa risulti “appetibile” per quelli che ricoprono il ruolo di potenziali clienti.
L’obiettivo del personal branding nella scelta dei mobili per lo studio è quello di aiutare un avvocato, un medico, qualsiasi professionista o imprenditore a realizzare uno studio che senza l’uso di parole descrive perfettamente le propria personalità ed i propri valori.
Il colore giusto delle pareti per la produttività in studio
Il colore delle pareti è uno degli elementi che influenza la produttività in studio.
Ambienti con pareti dal colore scuro contribuiscono a creare un ambiente cupo, triste dove trascorrere così tante ore non è piacevole.
I toni scuri danno l’impressione di vivere “in una scatola”; colori chiari, le sfumature di bianco, grigio chiaro o beige infondo tranquillità, benessere, favoriscono la produttività perché creano un ambiente stimolante.
Per approfondire il tema della cromoterapia ti consiglio di leggere questo interessante articolo!
I mobili per lo studio come beni strumentali
Prima di essere strumenti di arredo i mobili per lo studio sono beni strumentali che, come un computer o dei documenti, sono fondamentali per lavorare ogni giorno.
A fronte di questa funzione strumentale l’approccio giusto in fase di scelta è quello di dividere lo studio in aree ed associare ad ognuna una destinazione d’uso.
Allo studio del professionista spettano senza dubbio mobili per lo studio direzionali, di design, in grado di comunicare prestigio ed importanza.
Solitamente vengono acquistate scrivanie con piani di lavoro in vetro, in cristallo magari con una struttura in metallo e molto ampi.
Una volta scelta la scrivania, si sceglie di riflesso la sedia: ergonomica, con finiture in pelle ed elevabile in altezza; armadi e librerie da studio magari a parete o con dettagli in vetro temprato.
Al contrario per ambienti più operativi e meno di rappresentanza come quelli occupati da dipendenti e collaboratori, i mobili per lo studio sono meno formali, sono scelti per assicurare il massimo benessere.
Design e prezzo, croce e delizia dell’arredo studio
Definire il design ed il prezzo come croce e delizia dell’arredamento da studio è un modo per mettere ancora più in risalto il fatto che queste due variabili occupano le primissime posizioni nella lista dei criteri di scelta dei mobili per lo studio che influenzano le scelte di un professionista.
Creare il famoso effetto wow tra le persone che frequentano lo studio è l’obiettivo di tutti ma è innegabile che più forte è la componente del design più il prezzo aumenta.
Allo stesso modo il prezzo aumenta quando si scelgono mobili per lo studio realizzati con materiali e finiture di elevata qualità.
Come avrai avuto modo di capire leggendo questo articolo il successo del tuo arredo studio dipende da moltissimi fattori, tra cui anche il prezzo ed il design.
Uno studio bello e all’avanguardia nello stile è praticamente inutile se nessuno dei mobili scelti è funzionale al lavoro di tutti i giorni: tralasciare le cose importanti vuol dire ripetere la stessa spesa tra qualche anno.