Il Decreto Rilancio ha introdotto importanti novità per chi ha bisogno di ristrutturare l’abitazione, anche per la seconda casa. Il bonus 110 per cento ristrutturazione seconda casa è infatti applicabile non solo per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, arti e professioni, ma anche su unità immobiliari diverse dagli edifici unifamiliari non adibiti ad abitazione principale, cioè le seconde case.
Molte persone hanno quindi approfittato del bonus 110 per ristrutturazione della seconda casa, effettuando quegli interventi rimandati a lungo. La detrazione è stata estesa fino al 31 dicembre 2021 e prevede un bonus del 110% per tutti quei lavori che garantiscono un efficientamento energetico ed un adeguamento sismico dell’immobile.
Il bonus ristrutturazione seconda casa 2020, esteso per tutto il 2021, consente di ristrutturare la seconda casa quasi a costo zero, con la possibilità di aumentarne il valore commerciale.
Quali interventi possono beneficiare del bonus ristrutturazione seconda casa?
Le detrazioni al 100% sono destinate per tutti quegli interventi che assicurano un miglioramento della classe energetica dell’edificio, che deve essere successivamente certificato dall’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Gli interventi devono inoltre garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche, oppure di una se la casa rientrava già nella classe energetica A.
I lavori che possono accedere al bonus fiscale ristrutturazione seconda casa sono: installazione di impianti centralizzati per il riscaldamento o il raffrescamento; installazione di impianti a pompa di calore; installazione di impianti ibridi o geotermici abbinati ad impianti fotovoltaici; utilizzo di materiali isolanti che soddisfano i requisiti minimi di rispetto ambientale; isolamento termico delle superfici verticali ed orizzontali.
Se questi interventi vengono affiancati da altri lavori che facevano parte dell’Ecobonus previsto prima del Decreto Rilancio, come sostituzione della caldaia o degli infissi, installazione di un impianto fotovoltaico ecc., allora la detrazione dal 65% sale al 110%.
Come funziona la detrazione del 110%?
Il bonus ristrutturazione 2020 seconda casa è stato esteso per tutto il 2021, quindi comprende anche i lavori effettuati nell’anno in corso. Gli aventi diritto possono richiedere un rimborso Irpef in 5 anni, una cessione del credito oppure uno sconto in fattura. Basta quindi trovare un’impresa edile disposta ad effettuare la cessione del credito per eseguire i lavori a costo zero e senza anticipare nulla.
In tal caso infatti sarà l’azienda a farsi carico dei lavori ed ottenere il rimborso previsto. In pratica si possono avviare i lavori anche se non si dispone di alcuna liquidità.
Il Bonus Ristrutturazioni vale non solo per l’abitazione principale, ma anche per tutte le tipologie di seconde case. In un primo momento ne erano state escluse le villette unifamiliari adibite a seconde case, ma un recente emendamento ha esteso la fruizione dell’agevolazione fiscale per tutte le tipologie di immobili.
Gli interventi “minori” previsti nel bonus seconda casa
All’interno del bonus seconda casa rientrano una serie di lavori che vengono definiti “minori” (scopri più info qui). Tra questi si possono elencare: la realizzazione di autorimesse o di posti auto pertinenziali; misure antisismiche che possono essere agevolate al 70%, al 75% ed all’80% in base alla tipologia di abitazione ed al rischio sismico collegato all’area geografica; ricostruzione e ripristino di edifici non rientranti nelle categorie residenziali danneggiati da eventi calamitosi.
Altri interventi che possono accedere alla detrazione fiscale sono: abbattimento di barriere architettoniche; installazione di dispositivi finalizzati a prevenire atti illeciti; cablatura e contenimento acustico; lavori mirati al risparmio energetico; interventi per limitare e ridurre i rischi di incidenti domestici; bonifica dall’amianto.
Per accedere alla detrazione però i lavori devono essere svolti sulle singole unità immobiliari e le loro pertinenze, oppure su parti comuni degli edifici residenziali.
L’installazione di pannelli fotovoltaici rientra nel bonus seconda casa?
L’installazione di un impianto fotovoltaico sta diventando una soluzione sempre più gettonata, sia perché riduce considerevolmente il consumo energetico sia perché i costi di montaggio si sono fortemente calmierati. La detrazione Irpef dal 50% scende però al 36% nel 2021.
L’impianto deve essere destinato esclusivamente per l’abitazione, quindi il bonus non è cumulabile con le tariffe incentivanti. Diventa però cumulabile quando è in atto il meccanismo dello scambio sul posto e del ritiro dedicato, poiché viene riconosciuto il costo dell’energia ceduta alla rete.
È richiesta la comunicazione obbligatoria all’Enea per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dal collaudo dell’impianto.