Affidare il corpo alle mani esperte di un fisioterapista: linfodrenaggio e il metodo di Vodder, massaggi che aiutano la corretta circolazione

Sentirsi gonfi al giorno d’oggi è normale, ma cosa si può fare per uscire da questa spiacevole situazione?

Una vita, un lavoro stressante e problemi di irregolarità intestinale vengono spesso affrontati attraverso metodi molto naturali come l’assunzione di yogurt e tisane, oppure con qualche crema: pochi sanno,te compreso, dell’esistenza di un massaggio che aiuta a sgonfiare parti del corpo che presentano queste problematiche.

La tecnica del linfodrenaggio viene usata nei centri di fisioterapia, non solo su persone che hanno la necessità di sgonfiare determinate parti del corpo, ma anche quei pazienti reduci da qualche operazione e donne che sono in gravidanza.

Questa tecnica  favorisce la purificazione di tutte quelle parti del corpo con problemi di drenaggio, aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso, rilassando il tono muscolare per un benessere totale.

Non tutti possono praticare questo massaggio: l’utilizzo di tecniche sbagliate provoca infatti più danni che benefici.

La scelta del centro di fisioterapia dovrebbe essere sempre fatta insieme al proprio medico di fiducia: l’esperienza e le conoscenze di un tecnico favoriscono infatti la riduzione del margine di errore.

Gli effetti benefici dei massaggi con il metodo di Vodder

Nonostante questa tecnica possa sembrare “semplice” da svolgere il lavoro che il fisioterapista deve svolgere è molto difficile.

L’operatore che ci seguirà in questo percorso dovrà essere molto attento, conoscendo perfettamente le aree da trattare in modo tale che la tecnica funzioni e non ci causi ulteriori problemi, ma rimanendo sempre positivi e affidandoci alle sue mani esperte i risultati saranno sicuramente evidenti e benefici.

Ci aiuterà a far rilassare le fibre muscolari e l’eliminazione del drenaggio dei liquidi.

Il linfodrenaggio con il metodo Vodder è un’altra tecnica praticata molto spesso in queste situazioni e prevede, nello specifico,  l’utilizzo di quattro movimenti specifici:

  • Il primo movimento di qui andremo a parlare è “il movimento circolatorio” il movimento deve essere fatto in modo leggero ma anche consistente, generalmente viene svolto nella parte del collo e viso.
  • Il” movimento rotatorio”, l’esperto che ci seguirà utilizzerà i movimenti del polso , alzandolo e abbassandolo creando sulla pelle dei movimenti rotatori.
  • Il “movimento di pompaggio”alterando la pressione dei tessuti e permettendo una circolazione migliore della linfa, spostando la pelle del paziente il nostro esperto disegnerà degli cerchi/ovali.
  • Questi tre movimenti vengono alternati con il quarto movimento, “frizione erogatrice” che consiste in un movimento rotatorio sulla pelle del paziente.

È molto importante che il linfodrenaggio, in qualsiasi metodo venga utilizzato, avvenga senza l’utilizzo di creme e oli e quindi le mani del nostro esperto devono essere direttamente a contatto con la nostra pelle e la pressione sulla pelle non deve essere troppo eccessiva, altrimenti causerebbe dolori.

Piccole accortezze che il fisioterapista deve portare, per regalare al paziente un’esperienza unica e positiva

Per un’esperienza migliore, l’esperto che ci seguirà dovrà assicurarsi di rendere il tutto il più confortante possibile.

Il fisioterapista dovrà portare attenzione ad avere delle mani calde e assicurarsi che la temperatura dell’ambiente sia consona e non troppo esagerata.

Durante tutto il massaggio, il cliente dovrà riuscire a fidarsi e a far rilassare i muscoli, a fine seduta 15 minuti obbligatori di riposo.

Finite le sessioni con il nostro esperto,  la tecnica del linfodrenaggio manuale ci avrà aiutati nel nostro problema, ovviamente è sempre consigliabile inserire nella nostra vita dell’esercizio fisico e del cibo sano per aiutare il mantenimento di questo risultato.

L’importante è mantenere il giusto equilibrio, senza mai portare il nostro corpo al limite.

Per avere un benessere completo è giusto lavorare anche sulla nostra mente, capendo che quelli che noi chiamiamo “difetti” fanno parte di ciò che siamo e ciò che gli altri vedono  è un riflesso di quello che pensiamo di noi stessi ed è giusto accettarli e non cambiarli,ma al massimo migliorarli.