Il commercio elettronico e le innovazioni tecnologiche che si possono ad applicare ad esso, avranno un ruolo cruciale nella ripartenza post pandemia. Tutte quelle imprese che hanno sempre avuto un’attitudine proattiva nel mercato, e che hanno saputo anticipare i propri concorrenti a seguire la corrente giusta al momento giusto, stanno seguendo con attenzione il mondo online e le applicazioni che possono sfruttare per aiutare la loro attività.
Non solo. Oltre a quelle aziende che hanno un negozio fisico e che finalmente si stanno decidendo ad approcciarsi anche all’online, sempre più attività decidono di avere un’identità digitale, prima di possederne una fisica.
In pratica, le aziende che decidono di aprire la propria attività, prima ancora di aprire un posto fisico, scelgono inizialmente di creare una identità digitale e online.
Sembra banale ma in realtà stiamo parlando di un evento dalla portata quasi epocale, in quanto sta cambiando totalmente il paradigma con la quale ci si approccia al mercato.
Qualche anno fa, nessuno avrebbe mai preso in considerazione la possibilità di non avere un luogo fisico alla quale appoggiarsi o che lo identificasse; oggi invece è possibile aprire una propria attività stando tranquillamente in casa propria.
Ovvio qua siamo proprio agli estremi, ma vi assicuro che non si discosta troppo dalla realtà dei fatti.
Oltretutto è arrivata anche la pandemia, che non ha fatto altro che accelerare i tempi, modificando profondamente il comportamento di acquisto dei consumatori, che piano piano si sono sempre di più affacciati al commercio elettronico, anche a causa della paura dei contagi, che possono avvenire anche frequentando luoghi affollati come i negozi. Questa situazione di emergenza sanitaria, e di paura, ha spinto i consumatori ad individuare nuove modalità di acquisto.
Questo mutamento nel comportamento di acquisto negli utenti, non è passato inosservato agli imprenditori più attenti, che hanno iniziato a chiedersi come poter intercettare i consumatori e hanno iniziato a domandarsi come valorizzare i propri prodotti attraverso i Marketplace più conosciuti, come Amazon, Ebay, gli stessi socialnetwork Facebook e Instagram. Oltre a questi, alla quale gli imprenditori pensano maggiormente all’inizio per ottenere subito dei risultati, molti hanno deciso di aprire anche un canale diretto e di proprietà per vendere online.
Ed è proprio per questi motivi che l’ecommerce avrà un ruolo centrale, se sfruttato a dovere e con cognizione di causa, nella ripresa economica.
Cancellati i pregiudizi, i vincoli e le resistenze nei confronti del digital change, i manager più lungimiranti hanno avuto, e hanno tuttora, la possibilità di schiacciare a fondo l’acceleratore sulla trasformazione delle imprese.
Una cosa certa è che questo nuovo comportamento, adesso che ha iniziato a prendere sempre più piede, è destinato a rimanere anche una volta che la situazione sanitaria si sarà calmata. Coloro che hanno provato il canale digitale, difficilmente lo abbandonerà.
Le esperienze d’acquisto sui canali online, se ritenute soddisfacenti grazie alle strategie e decisioni degli imprenditori, verranno mantenute e ripetute nel tempo, consolidando sempre di più lo strappo culturale in atto ovvero: “tanto più sono le persone che si immergono nel mondo dell’acquisto digitale, maggiore sarà il grado di contaminazione che raggiungerà sempre più consumatori”.
Per evidenziare ancora di più come quello che stiamo dicendo sia vero possiamo vedere alcuni dati forniti dallo Shopping Index di Salesforce :
- +71% valore nel secondo trimestre del 2020 rispetto al 2019
- +37% traffico digitale
- 3% di conversione corrispondente al +35% rispetto all’anno precedente.
È evidente come per le piccole e medie imprese la decisione di aprire un canale online debba essere sempre di più al centro delle proprie strategie aziendali, aumentando l’integrazione tra il mercato offline e quello online, facendoli comunicare sempre di più, senza tralasciare nulla al caso.
Le strategie digitali sono sempre da prendere con la miglior accuratezza possibile. Se non si è in grado, o non si hanno le competenze interne per poterle implementare nel miglior modo possibile, non bisogna commettere l’errore di improvvisare ma è sempre bene affidarsi a degli esperti del settore ecommerce, anche per evitare di sprecare inutilmente risorse e tempo prezioso.