Il mix fra fantasy e ambientazione storica è quasi sempre vincente, e il successo di Lex Arcana conferma la premessa. Il gioco di ruolo tutto italiano che ha avuto il maggior successo nel Paese. Probabilmente risulta determinante il tuffo nello straordinario passato delle nostre antiche origini: Lex Arcana è infatti ambientato ai tempi del grande Impero romano.
Un Impero che ha raggiunto il massimo del suo splendore, e ora rischia di cadere sotto la spinta di popoli barbari, come nella storia reale; ma che in questo caso deve difendersi anche da creature mostruose nate in ere primordiali e divinità malefiche.
E’ chiaro quindi che per essere giocatori non è necessario conoscere la storia romana; ma se siete appassionati del genere, è indubbio che il gioco avrà per voi un fascino pressoché irresistibile.
Negli anni ’90 la prima edizione di Lex Arcana ha avuto un incredibile successo. Oggi è disponibile la seconda edizione, che conferma la popolarità del gioco. I creatori sono sempre gli stessi: Leo Colovini, Dario de Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello. La prima edizione era prodotta da Dal Negro, oggi da Need Games.
La Lex Arcana per assicurare la pace
La data di ambientazione è il 1229 a.U.c., ovvero Ad Urbe condita (dalla fon dazione della città). Il gioco è una ucronia, avvero un’ambientazione di tipo fantasy che ha le proprie radici nella storia reale. Roma non è quindi caduta nel 476 d.C., ma è sopravvissuta per un millennio. A governare c’è l’imperatore Teodomiro, preoccupato per il decadimento della gloria di Roma e ricorre alla Lex Arcana.
E’ questa appunto una legge con la quale l’Imperatore crea un esercito di Custodes. Una schiera di 600 persone, uomini e donne, il cui compito è quello di assicurare la continuità della Pax romana. Ogni giocatore diventa così un Custode (Custos nel gioco), incaricato di combattere contro i nemici di Roma; non solo barbari e stranieri, ma anche mostri soprannaturali e maghi dai poteri oscuri.
Ogni custode è definito in base a sei Virtutes e sei Peritiae . A seconda del valore di queste caratteristiche, ogni personaggio una specifica qualifica nella Coorte: guerriero, àugure (veggente), esploratore, sapiente, diplomatico. Anche l’origine geografica del personaggio contribuisce individuare l’appartenenza a un gruppo.
Il procedimento del gioco
Le regole del gioco sono nel loro complesso piuttosto semplici, cosa che rende il procedimento scorrevole e divertente. La base è sempre quella di affrontare sfide mettendo in campo le proprie abilità e caratteristiche, determinate dal punteggio del personaggio.
Come in molti giochi di ruolo, i dadi a più facce hanno un ruolo determinante nell’influenzare l’avanzamento del gioco. A condurre c’è sempre il Game Master che in Lex arcana, per mantenere viva la scenografia, si chiama Demiurgo.
Il manuale dedicato al Demiurgo contiene le informazioni necessarie per guidare i partecipanti nella battaglia contro i nemici. Il ‘bestiario’ è ben fornito, e contiene la descrizione non solo dei tanti personaggi umani, ma anche una moltitudine di creature mitologiche da cui difendere l’Impero.
La Lex Arcana in tutto l’Impero romano
Come nella realtà, anche nel gioco di ruolo l’esercito romano aveva conquistato gran parte del mondo conosciuto. Il gioco si svolge nelle 20 province romane, dalla fredda Britannia alle sabbie dell’Egitto fino a Babilonia.
Alcune delle espansioni del gioco sviluppano proprio le diverse ambientazioni geografiche. Perché anche il gioco fantasy si rifà al famoso detto “Tutte le strade portano a Roma”.